Halichoeres bivittatus Bloch, 1791

(Da: en.wikipefdia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Perciformes Bleeker, 1859
Famiglia: Labridae Cuvier G., 1816
Genere: Halichoeres Rüppell, 1835
Descrizione
Presenta un corpo molto allungato e leggermente compresso ai lati; la testa è appuntita con gli occhi mediamente grandi. Non supera i 35 cm. La livrea varia abbastanza durante la vita del pesce: gli esemplari più giovani sono chiari, a volte quasi bianchi, con una linea orizzontale nera che attraversa tutto il corpo passando dall'occhio e terminando sul peduncolo caudale. Le pinne sono trasparenti; la pinna caudale ha una forma arrotondata, mentre la pinna dorsale e la pinna anale sono basse e lunghe. Durante la crescita del pesce si forma anche un'altra striscia orizzontale, ma giallastra e sul ventre. I maschi adulti tendono al verdastro e possono presentare piccole macchie rosse sulla testa e sulla pinna caudale. È oviparo e la fecondazione è esterna. È un pesce ermafrodita, che cambia sesso intorno ai 30 cm di lunghezza. Gli esemplari più grossi sono maschi. Questi ultimi durante l'allevamento sono territoriali e il loro territorio viene denominato "lek". Ha una dieta varia, prevalentemente carnivora che comprende sia pesci ossei più piccoli che vari invertebrati acquatici come molluschi chitoni, bivalvi e gasteropodi (per esempio molluschi del genere Bulla), crostacei come gamberi, granchi e stomatopodi, vermi, in particolare policheti, ed echinodermi come ricci di mare e stelle marine (Ophioderma, Ophiothrix). Questa specie è stata classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché nonostante si sappia ancora poco sulla sua diffusione non è minacciata da particolari pericoli.
Diffusione
Proviene dalle barriere coralline dell'ovest dell'Atlantico. I luoghi dove è stato localizzato sono: le coste del Brasile, il Golfo del Messico[2], Bermuda e Stati Uniti, soprattutto sulle coste del Carolina del Nord. Vive nelle zone con fondo roccioso, raramente nelle zone ricche di vegetazione acquatica ad una profondità tra 1 e 15 m.
Sinonimi
= Labrus bivittatus Bloch, 1791 = Labrus psittaculus Lacépède, 1801 = Labrus multicostatus Gronow in Gray, 1854 = Julis humeralis Poey, 1860 = Choerojulis grandisquamis Gill, 1863 = Choerojulis arangoi Poey, 1876 = Platyglossus florealis Jordan and Gilbert, 1882.
Bibliografia
–Rocha, L., Francini, R. & Craig, M, H. bivittatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020
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Data: 18/06/1990
Emissione: Ittiofauna Stato: British Virgin Islands |
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